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La Quercia dei genitori consapevoli

Come la tristezza per la disabilità di tuo figlio ti accompagna alla scoperta di tesori nascosti!

 

Cari lettori, sono entusiasta di condividere con voi oggi alcune profonde riflessioni sulla tristezza e il dolore, due emozioni universali che hanno toccato la vita di ciascuno di noi. Mi chiedo, avete mai pensato a cosa significhino veramente queste emozioni? Come influiscono sulla nostra vita di genitori con figli con disabilità e quale messaggio importante possono portare?

 

La Tristezza e il Dolore: Emozioni Universali

 

La disabilità è un mondo, è un pianeta a cui ruotano attorno tanti satelliti, tante emozioni.

 

Noi nel corso in regalo per te le affrontiamo quasi tutte e sono presenti ognuna di loro nella quotidianità quando si ha un figlio disabile, in realtà anche quando si affronta qualsiasi altro tipo di difficoltà, perché le emozioni sono universali, sono archetipi che sono presenti dalla notte dei tempi.

 

Proprio perché hanno questa caratteristica archetipica, possono essere considerate il linguaggio dell’anima, ossia della nostra parte più profonda.

 

Nel libro, Pronto? sono la disabilità (leggi l’estratto qui), simpaticamente le chiamiamo le Signore Emozioni, le abbiamo impersonificate, perchè con loro, se le guardiamo con gli occhi del cuore (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato), possiamo iniziare a dialogare e a scoprire che il loro fine non è farci soffrire, ma sono portatrici di un messaggio molto importante per la realizzazione della nostra vita.

 

Ciò che ci permette di accedere a questo nuovo paradigma di osservare la vita è la consapevolezza (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato), che ha la capacità di traghettarci dal vivere le emozioni secondo i codici sociali che le giudicano in modo negativo e ci portano dunque in uno stato di sofferenza, al viverle secondo i codici naturali che invece le includono, le accolgono e le trasformano in risorse per evolvere la vita conducendoci dritti a scoprire il nostro ikigai, ciò per cui vale la pena vivere (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato), portandoci in uno stato di gioia, gratitudine, amore ed entusiasmo.

 

Iniziamo questa esplorazione nell’emozione della tristezza e del dolore con una domanda fondamentale: cosa significano per voi queste emozioni?

 

Per molti di noi, queste emozioni sono spesso associate a momenti di difficoltà, perdita o sofferenza. Tuttavia, è importante riconoscere che sono parte integrante della nostra esperienza umana. Ogni persona che incontri nella vita ha sperimentato queste emozioni in un modo o nell'altro.

 

La tristezza e il dolore sono emozioni che possono sembrare pesanti e opprimenti, ma hanno un significato più profondo. Hanno una ragione d'essere nella nostra psicologia ed emotività, e forse è giunto il momento di esplorarle più a fondo.

 

L'Impatto Pervasivo di Tristezza e Dolore

 

Un aspetto affascinante di queste emozioni è la loro natura pervasiva. Ora, fermatevi un attimo a riflettere: avete mai notato che quando siamo tristi o soffriamo, queste emozioni si estendono a ogni aspetto della nostra vita? Come può una situazione difficile in un'area specifica influenzare così tanto il nostro stato d'animo generale?

 

Per me e Massimo il dolore accompagnava tante altre situazioni ed emozioni. Dal libro: Pronto? Sono la disabilità: “ Il Signor Dolore sa che la sofferenza ci colpisce quando ci sentiamo inutili e impotenti, quando ci sentiamo di non valere niente, di non essere importanti, ma anche quando ci sentiamo in colpa. in ansia, quando siamo preoccupati o abbiamo paura, oppure soffriamo poichè proviamo vergogna, in quanto siamo sbagliati…"


Questa è una questione interessante da considerare.La tristezza e il dolore non sono emozioni che possono essere confinate a un angolo della nostra esistenza; invece, si diffondono come un'ombra su tutto ciò che facciamo e toccano profondamente i nostri pensieri, le nostre azioni e i nostri rapporti. Perché accade questo? Qual è la loro vera natura?

 

Affrontare la Tristezza e il Dolore: Due Vie Possibili

 

Ora, ci troviamo di fronte a una scelta fondamentale: come affrontare la tristezza e il dolore che ci porta la disabilità di nostro figlio?

C'è un'alternativa tra cui possiamo scegliere.

 

Per me e Massimo l’alternativa si è presentata.

 

Da un lato, c'è l'opzione di evitare e controllare queste emozioni, un approccio che possiamo paragonare al "signor risponditore automatico" (da puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato) che cerca di proteggerci da queste sensazioni negative. Dall'altro lato, c'è la possibilità di intraprendere un percorso di dialogo e scoperta con queste emozioni. Quale strada scegliamo?

 

Io e Massimo abbiamo scelto la via del cuore.

 

Quello che ha determinato la scelta era sentire che forse c'è una ragione più profonda per cui ci troviamo ad affrontare la tristezza e il dolore. Cosa potrebbero nascondere queste emozioni? E se fossero, in realtà, chiamate a intraprendere un viaggio interiore? Un viaggio di auto-scoperta, di guarigione e di crescita personale.

 

Lasciate che vi racconti un po' di più su questo viaggio. Quando sperimentiamo la tristezza o il dolore, spesso ci ritroviamo in una postura di chiusura. Ci restringiamo su noi stessi, come se dovessimo esplorare le profondità del nostro essere interiore. È una reazione naturale, ma cosa troveremo in queste profondità?

 

Scoprendo i Nostri Tesori Nascosti

 

Credo fermamente che questo viaggio interiore ci offra l'opportunità di scoprire tesori nascosti dentro di noi. Immaginate un antico minatore che scava nelle profondità di una grotta alla ricerca di pietre preziose. Allo stesso modo, possiamo intraprendere un viaggio nelle nostre profondità interiori per scovare i nostri talenti, le nostre risorse e le nostre abilità latenti.

 

Perché questo è importante? Perché è solo attraverso la scoperta di queste risorse interiori che possiamo trasformare il ferro della tristezza e del dolore in oro. Questo processo richiede tempo e dedizione, ma può portare a una crescita personale significativa.

Cosa pensate che potreste scoprire nelle vostre profondità interiori?

 

Essere Accompagnati nel Viaggio

 

Ora, mentre intraprendiamo questo viaggio, è importante considerare chi ci accompagnerà. Sappiamo dalla letteratura che persino Dante aveva bisogno della guida di Virgilio per esplorare l'Inferno. Allo stesso modo, quando ci chiamano la signora Tristezza e il signor Dolore, potremmo aver bisogno di un accompagnatore.

 

Chi potrebbe essere il vostro Virgilio in questo viaggio? Qualcuno che possa aiutarvi a navigare tra le emozioni complesse e a illuminare il sentiero verso la guarigione e la crescita. Non siamo mai soli in queste esperienze, e con il giusto sostegno, possiamo affrontare le sfide con maggiore forza.

 

Questa è la missione che ha la nostra associazione La Quercia dei genitori consapevoli, che accompagna i genitori ad esplorare in profondità le emozioni che vivono nella quotidianità con la disabilità del figlio. www.laquerciadeigenitori.it

 

Un'Invitante Possibilità: L'Accompagnamento

 

Per me e Massimo è stato importantissimo avere la nostra maestra che ci aiutava a scendere in profondità, perché nessuno è in grado, da solo, di andare a vedere le nostre parti più oscure, quelle che non ci piacciono.

 

Una possibilità affascinante è che oltre a delle persone ci possiamo essere accompagnati anche da una meditazione. Immaginate che qualcuno vi prenda per mano e vi guidi con delicatezza attraverso il viaggio interiore. Questa meditazione potrebbe condurvi in uno spazio profondo e vuoto, dove si aprono infinite possibilità.

 

La meditazione può diventare il vostro strumento di esplorazione, aiutandovi a scavare sempre più a fondo fino a trovare le vostre pietre preziose, le risposte alle vostre domande e le chiavi per la guarigione. È un approccio che richiede pratica costante e impegno, ma può portare a risultati sorprendenti. Vi sentite pronti a esplorare il potenziale della meditazione nel vostro viaggio? (trovi tutti i mantra specifici per ogni emozione nel libro Pronto?sono la disabilità, leggi l’estratto qui)

 

Un Viaggio Condiviso con Altri

 

Oltre all'accompagnamento individuale, esiste un'altra preziosa opportunità: condividere questo viaggio con altri. Chi meglio di coloro che condividono le vostre emozioni e le vostre esperienze può capirvi e offrirvi un sostegno inestimabile?

 

Immaginate di essere parte di un gruppo di supporto, un ambiente in cui le persone si incontrano per esplorare insieme la tristezza e il dolore per la disabilità del figlio. Questa può essere un'esperienza estremamente toccante e potente, in quanto si crea un senso di comunità e condivisione. Chi ha già percorso questo cammino può offrire preziosi consigli e incoraggiamento. Vi sentite pronti a considerare questa possibilità?

 

Concludendo il Viaggio

 

In conclusione, mi rivolgo a voi, cari lettori, con un invito. Invito ognuno di voi a esplorare queste possibilità e a scoprire come potete applicarle nella vostra vita. È un viaggio che richiede tempo, dedizione e apertura mentale, ma può portare a una profonda trasformazione e crescita personale.

 

Ricordate sempre che la tristezza e il dolore sono parte della nostra esperienza umana, e invece di evitarli, possiamo scegliere di abbracciarli come guide per il nostro viaggio interiore. Siamo in grado di trasformare il ferro della sofferenza in oro, scoprendo i nostri tesori nascosti.

 

Vi ringrazio per avermi accompagnato in questa riflessione profonda sulla tristezza e il dolore. Vi invito a continuare il vostro viaggio di esplorazione emotiva e a condividere queste scoperte con gli altri. Insieme, possiamo affrontare le sfide della vita con coraggio e speranza. Ci vediamo nel prossimo articolo.

 

Approfondisci con il mini-corso gratuito

 

Alleati con noi alla disabilità! 

 

Sabrina