Cari genitori,
oggi voglio condividere con voi un tema che non riguarda direttamente la disabilità del figlio, ma è sicuramente un tema che gli sta molto vicino: la coppia.
Io ritengo che sia un argomento molto importante da affrontare perché molto spesso uno degli effetti della disabilità del figlio è annullare sé stessi per accudire il figlio e/o mettere in secondo piano la relazione di coppia rispetto alla priorità del figlio.
Generalmente la disabilità attira su di sé tutta l’attenzione del genitore a scapito della propria realizzazione e/o di una serena e appagante vita di coppia.
È come se la disabilità fosse una grande calamita che attrae l’energia, il tempo, la vita, le relazioni, le emozioni (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato),del genitore e con la sua forza le costringesse a ruotare attorno a lei.
Ora, la domanda che mi sorge spontanea è: ma quanta forza opposta mi serve per riuscire ad allontanarmi, per riuscire a non alienarmi o a rovinare la mia relazione di coppia?
Forse il gesto che dobbiamo fare non è allontanarci resistendo, ma unirci alla forza della calamita e permetterci di lasciarci catturare, trasportare dalla forza stessa della disabilità..
Pensate a quanto meno sforzo, a quanta meno fatica!
Per me e Massimo, finchè non ci abbiamo messo attenzione, la coppia era decisamente passata in secondo piano. Nel libro pronto? sono la disabilità (leggi l’estratto qui) raccontiamo di come la disabilità di nostro figlio Gabriele avrebbe potuto o dividerci o separarci, perchè la disabilità oltre che essere una grande calamità è un potente amplificatore. Intensifica i difetti di moglie o marito.
Per esempio: in me si era rinforzato il pensiero che Massimo non fosse attento e che non si impegnasse nelle terapie che doveva fare Gabriele, insomma giudicavo negativamente il suo comportamento e la sua presa di responsabilità nei confronti della disabilità di Gabriele.
Mentre per Massimo era assolutamente gravoso quello che lui giudicava come la mia pesantezza, la mia pignoleria, e, forse, ossessione di ricerca di una cura per Gabriele.
Giorno dopo giorno questi "difetti” che vedevamo l’una nell'altro diventavano sempre più giganti e insopportabili.
Ovviamente tutto ciò creava una profonda crepa nella nostra relazione e soprattutto non ci alleggeriva la gestione di Gabriele.
Ciò che ci ha permesso di non separarci e di unirci è stata la consapevolezza, è stata la possibilità di scegliere di fare insieme un percorso di crescita che ci ha permesso di aprire gli occhi del cuore (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato), mettendo a tacere quello che nel libro Pronto? sono la disabilità chiamiamo il Signor Risponditore Automatico (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato)
La consapevolezza e il pensiero del cuore ci hanno permesso di guardare i difetti del partner attraverso l’amore che ha ribaltato i codici con cui affrontavamo l’evento della disabilità.
Hai mai pensato ai difetti del tuo partner come a un riflesso dei tuoi? Hai mai immaginato che le imperfezioni nella tua relazione potrebbero essere la chiave per la tua crescita personale e quella della coppia? E che la disabilità di tuo figlio ha proprio il compito di esaltarli affinchè tu li possa vedere e trasformare?
Ti voglio raccontare come insieme a mio marito Massimo abbiamo affrontato i difetti nella nostra coppia in modo diverso, trasformandoli in opportunità di evoluzione e apprendimento.
Prima di iniziare il nostro viaggio, poniamoci una domanda fondamentale: cosa intendiamo veramente quando parliamo dei "difetti" nella coppia? Solitamente, etichettiamo queste imperfezioni come aspetti negativi, comportamenti fastidiosi o abitudini irritanti del nostro partner. Ma c'è qualcosa di più profondo dietro questa percezione? E se questi "difetti" fossero in realtà una proiezione delle nostre insicurezze e delle nostre aree di crescita personale?
Uno dei concetti chiave che esploriamo nel percorso "Alleati con la Disabilità" è la possibilità che i difetti che vediamo nel nostro partner siano in realtà il riflesso di parti di noi stessi che non accettiamo completamente. È come se avessimo uno specchio di fronte a noi, riflettendo ciò che non vogliamo vedere in noi stessi. Ma perché questa proiezione avviene? Perché è così difficile guardare dentro di noi e riconoscere queste parti?
Un punto cruciale nella nostra riflessione è stato l'idea che spesso evitiamo di accettare certi aspetti di noi stessi. Magari abbiamo ricevuto giudizi negativi o ferite emotive legate a questi aspetti, e di conseguenza, tendiamo a nasconderli o a rifiutarli. Ad esempio, se il "Signor Risponditore Automatico" (come lo chiamiamo nel libro Pronto? sono la disabilità) ha etichettato una parte di noi come cattiva, potremmo lottare per accettare e integrare quella parte.
Un'altra domanda che emerge è: perché proiettiamo queste parti di noi stessi sul nostro partner? Perché il nostro partner diventa lo specchio attraverso il quale vediamo queste imperfezioni? È interessante notare che, molto spesso, il nostro partner è semplicemente una proiezione delle nostre insicurezze e dei nostri difetti interiori. Questo crea un ciclo in cui ciò che vediamo nel nostro partner diventa una sfida nella relazione stessa.
Abbiamo anche esplorato il concetto di "occhiali" con cui guardiamo i difetti del nostro partner. Spesso, indossiamo gli "occhiali del Signor Risponditore Automatico," che ci portano a giudicare e reagire in modo negativo. Questi occhiali ci fanno percepire i difetti come qualcosa da evitare o cambiare, piuttosto che come opportunità per la crescita.
Ma cosa succederebbe se cambiassimo gli occhiali? E se iniziassimo a vedere i difetti come opportunità per la nostra crescita personale e quella della coppia? Questo cambiamento di prospettiva può trasformare radicalmente la nostra relazione. Invece di respingere ciò che ci infastidisce nel nostro partner, potremmo iniziare a includerlo come parte di noi stessi. Questo è il punto in cui entra in gioco il Signor Cuore e Signora Amore. (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato).
Una delle chiavi per accettare e abbracciare i difetti nella coppia è l'inclusione. Se il nostro partner riflette una parte di noi che non vogliamo vedere, allora includere questa parte diventa fondamentale. L'"Amore" e il "Cuore" desiderano che siamo liberi di essere noi stessi, anche nelle nostre imperfezioni. Accogliere questi aspetti di noi stessi e del nostro partner è il primo passo per la crescita e l'evoluzione.
Abbiamo menzionato il concetto dello specchio, che è un elemento chiave di questo processo di accettazione e crescita. Lo specchio rappresenta il nostro partner come riflesso di noi stessi. Ma perché è così difficile guardare dentro questo specchio? La risposta sta nelle ferite e nelle insicurezze che portiamo con noi. Spesso, ciò che vediamo riflessi nel nostro partner è qualcosa che abbiamo subito o vissuto in passato, e questo può causare dolore e resistenza.
Ogni difetto che vediamo nel nostro partner può diventare un'opportunità per la nostra crescita individuale e come coppia. Ad esempio, se mi infastidisce la supposta mancanza di precisione di Massimo, potrebbe essere perché ho bisogno di imparare ad essere più leggera e flessibile. Dall'altra parte, Massimo potrebbe vedere la mia eccessiva precisione come una forma di pesantezza, e questo potrebbe indicare la sua necessità di diventare più preciso.
Un aspetto fondamentale in questo processo è abbandonare il giudizio. I difetti diventano opportunità solo quando smettiamo di etichettarli come negativi o fastidiosi. Invece di giudicare il nostro partner per i suoi difetti, possiamo iniziare a osservarli con occhi diversi, con un senso di curiosità e apertura. Cosa ci stanno dicendo questi difetti? Quali messaggi portano con sé?
Il percorso verso l'accettazione e la crescita attraverso i difetti nella coppia è un processo graduale e profondo. Richiede auto-riflessione, comunicazione aperta con il partner e un impegno sincero per abbracciare le proprie imperfezioni. Ma i risultati possono essere sorprendenti. Quando iniziamo a vedere i difetti come opportunità per diventare una versione migliore di noi stessi, la relazione può fiorire.
Vorrei condividere un esempio personale di come ho applicato questi principi nella mia relazione con Massimo. Uno dei difetti che ho percepito in lui era la sua mancanza di precisione. Quando dovevamo seguire trattamenti medici complessi, la sua apparente mancanza di attenzione ai dettagli mi faceva preoccupare. Ero convinta che fosse un suo difetto, e questo mi irritava profondamente.
Tuttavia, attraverso il nostro percorso, ho iniziato a guardare questo "difetto" con occhi diversi. Ho riconosciuto che la mia esigenza di precisione era legata alla mia paura e alla mia insicurezza. Mi rendevo conto che non potevo delegare compiti importanti come le terapie a causa della mia mancanza di fiducia in Massimo. Ma questo "difetto" di lui era davvero un difetto?
Con il passare del tempo, ho iniziato a vedere la sua mancanza di precisione non come un difetto, ma come un invito a essere più leggera e flessibile. Ho iniziato a fidarmi di lui e ho imparato a lasciar andare il controllo. Questo è stato un cambiamento profondo nella nostra dinamica di coppia. Mentre io diventavo più leggera, Massimo ha sentito meno il peso della mia esigenza di precisione.
Ciò che ho imparato da questa esperienza è che il processo di accettazione dei difetti può creare un circolo virtuoso di crescita. Quando entrambi i partner sono disposti a guardare dentro se stessi e ad abbracciare le loro imperfezioni, la relazione diventa un terreno fertile per l'evoluzione personale e condivisa.
Infine, riflettiamo sulla bellezza della diversità nella coppia. Ogni persona è un individuo unico con le proprie sfumature, e le differenze tra i partner possono arricchire la relazione. Invece di cercare di cambiare il nostro partner o noi stessi per adattarci a un ideale, possiamo imparare a celebrare la diversità e a vedere i difetti come parte integrante di chi siamo.
In conclusione, il percorso alla scoperta dei difetti nella coppia come opportunità di crescita e evoluzione personale è un viaggio che richiede consapevolezza, apertura e impegno. Cambiare la prospettiva sugli aspetti negativi della relazione può trasformare la dinamica tra i partner e portare a una connessione più profonda e significativa.
Ricordiamoci sempre di porci domande profonde sul significato dei difetti nella coppia. Cosa ci stanno insegnando? Come possiamo accoglierli come parte di noi stessi? Quali messaggi portano con sé? Il percorso non è sempre facile, ma le ricompense possono essere straordinarie.
Quindi, la prossima volta che ti trovi a confrontarti con un difetto nella tua relazione, fermati un attimo e rifletti. Potrebbe essere un'opportunità travestita da imperfezione, un invito a crescere e ad amare in modo più completo e autentico.
Nella Quercia dei genitori consapevoli siamo convinti che se i genitori stanno bene, si supportano e si sostengono come individui e come coppia anche il figlio con disabilità può trarne beneficio. www.laquerciadeigenitori.it
Il benessere dei genitori diventa il benessere dei figli.
Approfondisci con il mini-corso gratuito
Alleati con noi alla disabilità!
Sabrina
Sabrina Gelio / Massimo Scappi
Telefono:
+39 339 31 12 311
E-mail:
segreteria@laquerciadeigenitori.it