Ciao,
in questo articolo ti voglio parlare di come la mente reagisce davanti alle emozioni che proviamo rispetto alla disabilità di nostro figlio.
Quando ti senti in colpa, quando provi rabbia, o rifiuti, o soffri per la disabilità di tuo figlio, cosa succede nella tua mente?
Per esplorare la mente umana e come essa reagisce di fronte alle emozioni, ti porterò in un viaggio nel complesso mondo della mente, scoprendo le sue caratteristiche principali e il modo in cui funziona.
Conoscere come funziona la mente può esserti utile per affrontare con più leggerezza le emozioni che quotidianamente vivi quando hai un figlio con difficoltà.
Conoscere le sue strutture e i suoi processi ti permette di riconoscerli e di poter scegliere di metterli in atto oppure di poter cambiare il modo in cui agire.
Nel libro Pronto? Sono le disabilità (leggi l’estratto qui) la mente l’abbiamo simpaticamente chiamata il Signor Risponditore Automatico, proprio perché la sua caratteristica principale è di rendere le reazioni davanti ad un evento automatiche, inconsapevoli.
Questo significa che, ad esempio: io davanti alle urla di mio figlio, automaticamente reagisco arrabbiandomi.
Molto spesso si dice: “E’ più forte di me”, ed è proprio così perché l’automatismo prende il sopravvento.
La mente sull’evento vuole avere il potere, lo vuole misurare, governare e prevedere perchè fondamentalmente lo teme.
La mente di fronte ad un evento come la disabilità ha paura e tende a volerlo controllare perchè pensa di dover difendersi.
Il suo atteggiamento di difesa nasce dal fatto che giudica l’evento in modo negativo.
Dopo averlo giudicato, mette in atto delle reazioni di attacco o fuga, quindi o lo forza o lo resiste.
Il primo passo per bloccare questo meccanismo automatico è diventare consapevoli di come funzionano i suoi processi.
Quali sono quindi i principi su cui si fonda la mente?
Puoi approfondire leggendo il capitolo 1 del libro Pronto? sono la disabilità acquista qui
La Mente, davanti ad un evento, fa un processo analitico. Immagina che ogni evento che incontri nella tua giornata sia analizzato minuziosamente dalla tua mente. Questa analisi si basa su tutte le informazioni che hai acquisito fino a quel momento. In pratica, dalla nascita, la mente inizia ad apprendere e a costruire attraverso i sensi un quadro del mondo che la circonda.
Ogni situazione, oggetto la definisce con delle etichette secondo un sistema binario: bello o brutto, giusto o sbagliato, piccolo o grande, abile o disabile.
La mente non si limita ad analizzare gli eventi, ma crea anche degli "schemi". Questi schemi sono come pacchetti di informazioni pronti all'uso per situazioni simili che si verificheranno in futuro. In questo modo, la mente diventa efficiente nell'affrontare eventi ricorrenti, giudicandoli in base alle informazioni precedentemente acquisite.
La mente fa le sue analisi sulla base di teorie, credenze e regole sociali.
La mia mente è stata bravissima a cercare le teorie che mi confermavano che il disturbo di Gabriele era dovuto sicuramente al mio modo di vivere emotivamente la gravidanza o al modo in cui mi sono alimentata.
Questa modalità della mente mi faceva sprofondare in un enorme e insuperabile senso di colpa (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato), da cui non c’era modo di uscire se non fermare la ricerca automatica e ossessiva del trovare a tutti i costi una causa.
Secondo la mente è indispensabile trovare la causa perché ciò le permette di controllare le conseguenze.
La mente non ama l’imprevedibilità, preferisce la stabilità, la routine e resiste al cambiamento. La creatività non è un'alleata, poiché richiede la modifica dei suoi schemi consolidati.
Per la mente la sicurezza è fondamentale. Ama tutto ciò che stabilizza le cose. Ciò significa che preferisce affrontare le situazioni in maniera prevedibile, misurabile e governabile, in sostanza vuole avere il pieno controllo della situazione.
Un altro principio su cui si basa la mente è che percepisce il tempo in modo lineare. Esiste un inizio, un passaggio del tempo e una fine. Questo modello gli consente di applicare la legge della causa ed effetto, anticipando le conseguenze delle azioni.
Davanti ad un evento della disabilità quindi la mente va alla ricerca di una causa che determina necessariamente delle conseguenze.
Questo principio è sostenuto da un’altra caratteristica sostanziale della mente che è l’oggettività delle cose. Per la mente tutto è reale ed oggettivo e quindi non modificabile.
L ’emozione che ne deriva davanti ad una diagnosi di disabilità, vissuta con la mente, è di impotenza e frustrazione (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità). Percepisce l’evento immodificabile non solo da un punto di vista del tipo di evento in sé, ma anche sulla modalità di come affrontarlo.
Infatti le credenze e il giudizio della mente influenzano il modo in cui percepisci le emozioni e le situazioni.
Proviamo a fare un piccolo esperimento: pensa a tutti gli aggettivi, emozioni, pensieri e credenze che affiancheresti alla parola disabilità.
Dopodichè rileggili e senti come stai!
Sono sicura che emergono un giudizio e una sensazione negativa.
Questo esempio dimostra come i nostri pensieri, giudizi, credenze influenzano i nostri stati d’animo.
Ma c'è spazio per un cambiamento di prospettiva?
Certo!
La mente è un ottimo strumento per l’essere umano, solo che va conosciuta e utilizzata in modo consapevole in modo da non diventarne succubi.
Per evitare che prenda il totale controllo della tua vita è necessario mettere un sassolino nel suo ingranaggio.
Il sassolino è la consapevolezza (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato) che ti consente di potenziare la mente connettendola con il pensiero del cuore (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato)
Puoi sviluppare questa consapevolezza attraverso la pratica della meditazione che è l’unica via per accedere al cuore.
In definitiva, la mente umana è un alleato potente se impari a conoscerla e a guidarla. Non è una prigione di schemi rigidi, ma un laboratorio di possibilità.
Falla diventare una tua alleata per affrontare la disabilità di tuo figlio e per realizzare pienamente la tua vita.
Approfondisci con il mini-corso gratuito
Alleati con noi alla disabilità!
Sabrina
Sabrina Gelio / Massimo Scappi
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