Ciao a tutti,
sono lieta di darvi il benvenuto a questo articolo in cui mi immergerò più a fondo nel viaggio emozionale e spirituale che, insieme a mio marito, ho intrapreso per riuscire ad affrontare la disabilità di mio figlio Gabriele.
Sarà un viaggio attraverso le parole, i pensieri e le emozioni, un viaggio che spero possa ispirarvi e accompagnarvi nella vostra personale ricerca di comprendere come mai l’evento della disabilità si è presentato nella vita.
Una domanda, a me e mio marito Massimo, ci ha sempre accompagnato dal momento in cui ci hanno dato la diagnosi di autismo di Gabriele: Perchè? Come mai è capitato a noi? E’ capitato a Gabriele?
Da questa domanda è iniziato un viaggio attraverso le emozioni (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato) e un'immersione profonda nella nostra interiorità. Abbiamo scelto di intraprendere un cammino che ci ha portato a esplorare gli angoli più remoti della nostra mente e del nostro cuore.
Questo percorso è stato principalmente un percorso di pulizia, un'opportunità per sciogliere tutte le strutture mentali, gli attaccamenti, le paure e le credenze che ci stavano limitando nella vita.
Molte volte, ci troviamo intrappolati nelle strette maglie della nostra mente. Le credenze limitanti, le paure irrazionali e gli attaccamenti a vecchi modelli di pensiero ci impediscono di vedere chiaramente la realtà e di abbracciare la vita con apertura ed entusiasmo. La disabilità di Gabriele è stata l'evento scatenante che ha messo in luce queste limitazioni. Ha agito come uno specchio, riflettendo le nostre insicurezze, i nostri pregiudizi e i nostri limiti.
Ma attraverso il percorso di crescita, abbiamo imparato a sciogliere queste catene mentali che nel libro Pronto? sono la disabilità ( puoi approfondire sul libro Pronto?sono la disabilità, leggi l’estratto qui) chiamiamo Signor Risponditore Automatico (da puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato).
Abbiamo imparato che la mente non è un nemico da sconfiggere, ma uno strumento da potenziare. La meditazione e altre pratiche spirituali mi hanno aiutato a espandere la mia mente, a vedere le cose da una prospettiva più ampia e ad abbracciare una visione basata sull'amore e il cuore.
Un elemento fondamentale di questo percorso è stata l'adozione di una "visione immaginale". Questo significa guardare la vita attraverso gli occhi del cuore, anziché attraverso la mente razionale. Non sto dicendo che la mente debba essere abbandonata, ma piuttosto che debba essere guidata dall'amore e dalla consapevolezza. (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato)
La visione immaginale implica accogliere la vita con fede, gratitudine ed entusiasmo. Significa vedere ogni evento come un'opportunità di crescita e trasformazione, anziché come un problema o un ostacolo. È come indossare gli occhiali dell'amore, che ci permettono di percepire la bellezza e la ricchezza della vita in ogni momento.
Stare nel "Flow" della vita è un concetto che ho abbracciato con tutto il cuore. Questo stato di Flow rappresenta l'esperienza ottimale, in cui ci sentiamo in armonia con il mondo e con noi stessi. Ma come possiamo raggiungere questo stato? La risposta sta nell'adozione della via del cuore.
Vivere secondo la via del cuore significa essere aperti a tutte le esperienze che la vita ci presenta. Significa accogliere ogni situazione con amore, gioia e gratitudine. Quando abbracciamo la vita in questo modo, diventiamo parte del flusso naturale dell'esistenza, e le cose iniziano a succedere con facilità.
Prova ad immaginare se riuscissi a vivere la disabilità di tuo figlio in questo stato!
Un aspetto chiave di questo percorso di crescita è stato l'allenamento della mente attraverso la meditazione e altre pratiche spirituali.
La meditazione è stata la chiave per aprire la porta alla nostra interiorità e alla visione immaginale. È attraverso la meditazione che abbiamo imparato a sciogliere le strutture mentali, a liberarci dagli attaccamenti e a vivere nel cuore. (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato)
Le pratiche di meditazione hanno ampliato la nostra mente, rendendola più flessibile e aperta. Questo processo ha permesso alle nostre potenzialità nascoste di emergere. Abbiamo iniziato a vedere nuove possibilità nella nostra vita, a formulare progetti più autentici e a esprimere la nostra creatività in modi che non avevevamo mai immaginato.
Man mano che pulivamo la mente dai limiti emergeva il nostro ikigai, ciò per cui vale la pena vivere.
Come ho già menzionato, la disabilità di Gabriele è stata la chiave di questo percorso di crescita. Inizialmente, potrebbe sembrare strano considerare la disabilità come un'opportunità, ma è proprio quello che abbiamo imparato a fare.
La disabilità ha agito come uno specchio che ci ha mostrato i nostri limiti e i nostri pregiudizi. Ci ha costretto a confrontarci con le nostre paure e a superare le nostre resistenze. Ma soprattutto, ci ha insegnato a vedere la bellezza e il valore in ciò che è diverso e unico.
Una delle chiavi principali per abbracciare la visione immaginale è stata la gratitudine. Abbiamo imparato a essere grati per ogni aspetto della nostra vita, comprese le sfide e le difficoltà che ci portava incontro la disabilità di Gabriele. La gratitudine è come una luce che illumina ogni angolo buio della mente, trasformando le percezioni negative in energia positiva.
Quando siamo grati, diventiamo più aperti all'esperienza e più disposti ad abbracciare le opportunità che la vita ci offre. La gratitudine ci aiuta a superare il senso di vittimismo e a abbracciare la responsabilità della nostra crescita personale.
Un altro aspetto importante di questo percorso è stato imparare a vivere nel presente. Spesso, siamo trascinati dai nostri pensieri sul passato o sul futuro, dimenticando di godere del momento presente. La disabilità di Gabriele mi ha insegnato l'importanza di abbracciare il qui e ora.
La gioia che deriva dal vivere nel presente è straordinaria. Quando ci concentriamo sul momento presente, ci rendiamo conto di quanto sia ricco e pieno di possibilità. La vita è un susseguirsi di momenti, e ogni momento è un'opportunità per sperimentare la bellezza e la gioia.
Un concetto fondamentale che ho imparato è che la trasformazione è un processo continuo. Non si tratta di raggiungere un obiettivo finale o di conquistare un punto di arrivo. La trasformazione è il modo stesso in cui viviamo la vita.
La trasformazione è simile a pulire una stanza. È un processo in cui togliamo gli oggetti inutili, liberiamo lo spazio e apriamo la porta a nuove possibilità. Ma questo processo non si ferma mai. È un impegno costante verso la crescita personale e il miglioramento.
L'importanza di avere una mente aperta
Un elemento chiave per il successo di questo percorso è stato avere una mente aperta. Spesso siamo prigionieri delle nostre convinzioni e dei nostri pregiudizi, che ci impediscono di vedere nuove prospettive e di abbracciare nuove idee.
Avere una mente aperta significa essere disposti a mettere in discussione le proprie convinzioni, ad ascoltare le opinioni degli altri e a essere flessibili nel modo in cui affrontiamo la vita. È un atto di umiltà e apertura che ci permette di crescere e di evolverci costantemente.
L'amore è stato il cuore pulsante di questo percorso di crescita. È stato l'amore che ci ha spinto a guardare oltre le limitazioni e a vedere il valore intrinseco di ogni persona, indipendentemente dalla loro condizione. È stato l'amore che ci ha permesso di abbracciare la gratitudine e di vivere nel presente. È stato l'amore che ci ha guidato nella via del cuore e ci ha aiutato a stare nel flusso della vita includendo profondamente la disabilità di nostro figlio.
L'amore è la forza più potente che possiamo coltivare dentro di noi. È ciò che ci connette agli altri e ci permette di superare le sfide più difficili. È attraverso l'amore che possiamo trasformare la nostra vita e il mondo intorno a noi.
Un aspetto importante di questo percorso è stata la condivisione. Condividere la nostra esperienza e le nostre scoperte con gli altri ha reso il nostro viaggio ancora più significativo.
Condividere la nostra esperienza e aiutare altri genitori a cambiare il modo in cui vedere e vivere la disabilità è diventato il nostro ikigai e lo abbiamo scoperto grazie al lavoro interiore che abbiamo intrapreso per superare la disabilità di Gabriele.
La condivisione ci permette di imparare dagli altri, di ispirarci reciprocamente e di costruire connessioni significative. È attraverso la condivisione che possiamo diffondere amore, gratitudine e gioia nel mondo.
Infine, il nostro viaggio di crescita interiore è stato guidato dalla ricerca della felicità. Abbiamo imparato che la felicità non è qualcosa da cercare fuori di noi stessi, ma è una condizione che emerge quando ci accettiamo profondamente per ciò che siamo e ciò che la vita ci porta.
La felicità è il risultato naturale di vivere secondo la via del cuore, di abbracciare la visione immaginale e di essere grati per ogni aspetto della vita. È un dono che possiamo dare a noi stessi e agli altri ogni giorno.
In conclusione, il nostro viaggio di crescita interiore attraverso l'amore e la consapevolezza delle emozioni. (puoi approfondire nel capitolo specifico del libro Pronto? sono la disabilità o nell’articolo dedicato) è stato un percorso profondo e significativo. Ci ha insegnato a liberarci dalle catene mentali che ci limitavano, a vedere la vita con una prospettiva basata sull'amore e a vivere nel presente con gratitudine e gioia.
Spero che questo articolo vi abbia ispirato e vi abbia fatto riflettere sulla vostra personale ricerca di crescita interiore. La disabilità e l'amore possono insegnarci molto se siamo disposti ad aprirci e ad abbracciare la visione immaginale. La vita è un'opportunità straordinaria, e ogni momento è un'opportunità di trasformazione e crescita.
Vi invito a esplorare la vostra interiorità, a praticare la meditazione e a vivere secondo la via del cuore. Condividete il vostro viaggio con gli altri e diffondete amore, gratitudine e gioia ovunque andiate. La felicità è alla portata di tutti noi, basta aprirsi e accoglierla con il cuore aperto. Grazie per avermi accompagnato in questo viaggio.
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Alleati con noi alla disabilità!
Sabrina
Sabrina Gelio / Massimo Scappi
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