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La Quercia dei genitori consapevoli

La Quercia è la risposta ad un vuoto sociale, un luogo in cui i genitori si incontrano attorno all'albero per trasformare l'evento della disabilità e crescere insieme, creare realtà di sostegno, condividere le esperienze, connettersi e stare in relazione.

All’inizio della nostra esperienza le prime emozioni che abbiamo provato è stato sentirci soli e confusi. Nessuno è venuto a spiegarci che cosa sarebbe stato l’autismo nella nostra quotidianità e che cosa avremmo potuto fare per affrontarlo sia da un punto di vista pratico che emotivo.


La disabilità non è un evento breve, tendenzialmente coinvolge tempi medi o lunghi fino anche a tutta la vita. A seconda del disturbo può essere anche più o meno intenso e invasivo nella quotidianità di un genitore. In ogni caso durante tutto il periodo il genitore attraversa delle fasi che sono caratterizzate dalle emozioni.


Noi all’inizio ci siamo sentiti confusi e soli, poi sono arrivati i sensi di colpa, la rabbia, l’ansia e la paura, la tristezza e il dolore, l’impotenza, il dubbio e la preoccupazione, ma non mancano problemi da affrontare e scelte da fare, il tutto alternato da periodi di forza ed energia a periodi di stanchezza e fatica, senza togliere la necessità di avere tempo e denaro per riuscire a far fronte alle terapie e per seguire i figli.


I genitori dimenticano completamente le proprie esigenze come singoli individui, come coppia, come famiglia. La disabilità coinvolge in modo invasivo e trasversale tutte le dimensioni della vita. Mettono in secondo piano sé stessi sottovalutando il fatto che in realtà il loro benessere diventa il benessere dei figli.


Di solito un genitore è in balia di tutte queste situazioni e tenta di respingerle, contrastarle e gestirle inconsapevolmente e dirige tutta la sua attenzione verso il bambino e a tentare di risolvere il problema.


Anche le istituzioni pubbliche (scuola, asl) si concentrano a fornire delle terapie per guarire o alleviare i sintomi dei disturbi dei ragazzi. Nel nostro caso hanno parzialmente coperto con terapie basiche fino ai sei anni poi non avevano terapie adeguate alla fascia di età superiore. Non forniscono un supporto per il genitore se non incontri per parlare del figlio. Nei nostri colloqui con i medici non ci veniva mai chiesto come noi stavamo.


I centri privati, associazioni, fondazioni si occupano di sopperire il vuoto delle istituzioni pubbliche: sia in termini di capacità di accoglienza sia in termini di ampliare le offerte terapeutiche. Noi, ad esempio, dai sei anni di Gabriele abbiamo lasciato l’asl e ci siamo rivolti al centro Don Calabria che ci ha offerto terapie più adeguate allo sviluppo e all’età di nostro figlio. Tuttavia, vogliamo sottolineare che nella forma privata lo hanno accolto subito mentre per passare alla forma convenzionata abbiamo dovuto aspettare due anni. Una famiglia che deve affrontare la disabilità il tema economico influisce molto sulla scelta delle terapie da fare. Anche presso il centro privato l’attenzione era concentrata su nostro figlio e non ci è mai stato chiesto se e di che cosa avevamo bisogno e non ci è mai stato offerto un percorso specifico per genitori.


Ci sarebbe stato davvero utile avere un luogo in cui essere accolti, aiutati e sostenuti. Un luogo in cui noi eravamo al centro, dove l’attenzione era diretta a comprendere le nostre emozioni, ad aiutarci a trasformarle in modo che non fossero degli ulteriori pesi da portare e subire ma diventassero delle vere e proprie forze evolutive. 

 

La Quercia è il luogo dove questo può avvenire, dove il genitore e la sua realizzazione è il fine principale, perché siamo convinti che se il genitore riesce a trasformare l’evento della disabilità anche il figlio può trarne beneficio.

Missione e Visione

La Quercia è il luogo dove il genitore e la sua realizzazione è il fine principale, siamo convinti che se il genitore riesce a trasformare l'evento della disabilità anche il figlio ne trae beneficio.
Crediamo che affinchè i genitori possano accedere ad una vera e autentica trasformazione debbano essere liberi da pensieri economici.
L'associazione si impegna a raccogliere i fondi affinchè le famiglie possano usufruire del percorso di trasformazione in modo completamente gratuito.
Desideriamo che tutti i genitori, che incontrano nella loro vita la disabilità, abbiano la possibilità di trasformarla da un evento negativo a potente alleato alla conquista della propria missione.
 

 

 

La via del cuore

 

Allearsi con la disabilità vuol dire ribaltare i valori sociali. Nell'epoca attuale i valori trovano le loro radici nel cosumismo, nel materialismo e la performance. Si basano sul pensiero comune della mente che segue la legge della causa e dell'effetto in un tempo lineare, che sugli eventi fa un processo analitico giudicando secondo un sistema binario del giusto e dello sbagliato, del bene e del male, dell'abile e del disabile.

Il pensiero del cuore trova le sue radici nella natura che segue le leggi universali dell'amore e dell'armonia.del momento presente, dell'inclusione e dell'accoglienza e ha come fine la libertà e l'emancipazione dell'individuo.

Allora, secondo il pensiero del cuore, l'evento della disabilità è da includere, da accogliere perchè non ha una causa ma ha un fine: la libertà. 

Allora si accoglie, ci si apre con fede che è esattamente quello di cui abbiamo bisogno per evolvere, per compiere il nostro destino. Il cuore dialoga con l'evento affinchè appaia il significato profondo della vita. Da questa posizione emerge uno stato di fiducia, amore, entusiasmo, gratitudine, di energia e spinta verso la propria realizzazione.

 

Sostenere i genitori

- creando corsi di crescita personali individuali o di gruppo specifici sul tema della disabilità.
- creando spazi di incontro in cui poter condividere donando la propria esperienza e ricevendo quella degli altri

La consapevolezza

 

Per trasformare l'evento della disabilità da peso ad opportunità, è necessario avere gli strumenti adatti.

la Quercia vuole fornire a più genitori possibile i percorsi di crescit adguati a seminare il nuovo paradigma della via del cuore.

Percorsi che hanno come fine la consapevolezza a mezzo della meditazione che è l'unica strada per accedere al pensiero del cuore.

 

 

 

Creazione di rete di relazione tra genitori
professionisti e associazioni

vogliamo creare una rete di relazioni e collaborazioni:
- tra genitori per poter condividere le proprie esperienze
- tra genitori e professionisti: per approfondire le conoscenze rispetto ad aspetti terapeutici, contributivi, legali.
- tra genitori e altre associazioni: per condividere progetti, per sostenersi, per far conoscere le varie iniziative affinchè siano di supporto ai genitori.

Intendiamo realizzare questo progetto:
organizzare incontri con figure professionali che si occupano di disabilità:
medici specialisti, avvocati, istituzioni, associazioni

Parlano di noi..

Riportiamo a titolo rappresentativo rassegna stampa, interventi pubblici, testimonianze che ci riguardano. 

Il servizio di Telearena, per la rubrica "Storie Vere"

Il servizio di Telenuovo sull'evento benefico alla Fiera del Riso di Isola della Scala

L'intervista a Radio Canale Italia, nella trasmissione Story Time

La testimonianza di Cinzia, una mamma che ha fatto il percorso "Alleati con la disabilità" 

La testimonianza di due mamme durante l'evento benefico alla Fiera del Riso 2023

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